Nyman Michael

(Londra 1944) è uno dei massimi compositori viventi, nonché uno dei maestri indiscussi del minimalismo, la corrente musicale di Philip Glass, Steve Reich, John Adams e Wim Mertens. Sono sue alcune delle colonne sonore più memorabili del Novecento, da quella per L’ultima tempesta di Peter Greenaway, a Lezioni di piano di Jane Campion, a Wonderland di Michael Winterbottom. Oggi, il musicista inglese tiene concerti in tutto il mondo, mentre decine di registi lo inseguono per fargli comporre le musiche dei loro film. Suoni che nascono “da un’angoscia musicale molto personale”, e riescono a combinare folk, elettronica, musica sacra e classica, in una miscela sonora emozionante, perché la musica – spiega – “è potenza, passione, istinto, dolore”.
Partito dalle sorgenti del minimalismo, Michael Nyman si è poi proiettato verso nuove, ardite traiettorie musicali. Diplomato alla Royal Academy of Music e King’s College di Londra, dopo un periodo trascorso a studiare musica folklorica romena, Nyman abbandona per alcuni anni la composizione per affermarsi come critico musicale (nel 1968, è lui ad applicare per la prima volta alla musica il termine “minimalismo”), scrivendo saltuariamente musica per teatro e per alcuni cortometraggi.
Nel 1974 pubblica La musica sperimentale e, un paio di anni dopo, fonda la Michael Nyman Band. Si è interessato alla tradizione sperimentale lavorando anche come musicologo e critico per la storica rivista inglese “The Spectator” alla fine degli anni sessanta e da quella tradizione ha attinto per elaborare il suo personale stile compositivo. Tuttavia, Nyman è anche conosciuto per i suoi lavori musicali non legati ai film. Negli ultimi anni ha deciso di passare dietro la macchina fotografica e da presa, pubblicando il libro fotografico Sublime e realizzando alcuni video.

Bibliografia