- A cura di: Bifo, Gomma
- Prefazione: Bifo
- Pagine: 216 con illustrazioni e file audio
- Collana: Underground
- Prezzo: € 17,00
- ISBN: 9791280214423
- Data Uscita: 17/02/2023
La vera storia della “radio libera” che cambiò il volto della comunicazione via etere, non solo in Italia. L’avventura di un collettivo di veri e propri hacker, pirati della tecnologia e del linguaggio, innovatori della cultura underground, dadaisti, demenziali e libertari, anima del Movimento del Settantasette a
Bologna, che pagarono con il carcere le loro imprese.
Alice il nome di questa radio. Ma chi era Alice? “Alice era il diavolo, l’assalto totale allo stato dell’oppressione, il nostro sorriso, il nostro corpo sempre più libero, capace di amare.”
Documenti, volantini, sbobinature di trasmissioni e i file audio con le registrazioni – sotto sequestro per più di vent’anni – con le parole e la musica di Radio Alice.
Dalle prove di trasmissione fino ai giorni della gigantesca e violentissima rivolta del marzo 1977, quando tutta Bologna scese in strada e i carri armati del Governo invasero la città.
– INDICE
IL MARGINALE AL CENTRO. CRONOLOGIA COMMENTATA DEI GIORNI DI RADIO ALICE – di Bifo
PROLOGO
DOCU/MENTI, NASTRI E DISASTRI
Informare non basta
Alice si è costruita una radio
Radio Alice è oscena come la lotta di classe
La voce degli estromessi
Radio Alice è o(out)/scena
Desiderio al primo posto
C’è mozione e/mozione
Si parlerà d’amore
Grigi ottusi pericolosi
Comunicato n. 2 – S. Giovanni in Monte
Quel che mi fa impazzire è l’estraneità
Comunicato n. 4 – “Conosciamo il peso della carta stampata”
Parlano, loro parlano
Buongiorno
Dato che…
Piccolo gruppo (Alice/Movimento)
Rischi
Di grande, di rivoluzionario, non c’è che il minore
Cloacale
“A/traverso” Alice, altrove
Le macchine della tortura
Inform/AZIONE creativa
Il presidente
Il linguaggio si ribella
Donne e radio come gioco
Il lavoro tecnico-scientifico
Il Ministero degli Interni alla cittadinanza
Festa-concerto
Un linguaggio sporco per il Movimento
Informazione, proletarizzazione, appropriazione
Bologna, 12 marzo 1977 ore 23,15
Domenica 13 marzo – Materiale trasmesso da radio Collettivo 12 marzo
Lunedì 14 marzo
Radio Ricerca Aperta
Non hanno ancora capito niente
Lettera aperta di un provocatore
POSTFAZIONE – 1977-2002: 25 anni dopo – di Bifo
Democrazia e totalitarismo mediatico
L’infosfera, oggi e domani
L’immaginario sociale non è un teatro, ma un laboratorio
Tecnologia, comunicazione e trasformazione sociale
Collettivi di enunciazione
FILE AUDIO
1976
1. Prove tecniche di trasmissione
2. Figli della consorteria
3. Radio Alice, per servirla
4. Vissi d’arte, vissi d’amore
5. Manifesto cannibale di dada
6. L’annuncio della festa del 34 aprile.
Sottofondo musicale, Karabignere blues, Skiantos
7. Per Bologna
marzo 1977
8. Come un governo nazista… cronologia della rivolta
– 11 marzo
9. Ricostruzione dell’omicidio di Lorusso
10. Questa è guerriglia!
Sottofondo musicale, Mamma dammi la benza, Centro d’urlo Metropolitano
11. Convocazione per la manifestazione nazionale a Roma
– 12 marzo
12. Kossiga comincia a sgomberare Bologna.
Sottofondo musicale, Settembre 1977
13. Il corteo della mattina
14. Alice invita all’interazione.
Sottofondo musicale, Blues, Andy J. Forest
15. S’infiamma Piazza Verdi e piovono le telefonate
16. S’infiamma Roma
17. S’infiamma Milano… e il resto d’Italia
18. Caos a Bologna
19. Il Resto dell’Infamia
20. Verso le torri
21. Si sentono gli spari
22. Esproprio proletario gastronomico
23. Provocazioni piciote
24. Via Rizzoli
25. Al nostro ministro Koss…
26. La telefonata dello sbirro
27. I compagni riconquistano terreno
28. Il vecchietto con l’armonica
29. La polizia carica i passanti in via Rizzoli
30. I cortei operai
31. Il Soccorso rosso
32. Via Zamboni è ancora in fiamme
33. Le finestre di via D’Azeglio
34. La provincia è prigioniera
35. L’ultimatum di mezzanotte
36. Lo sgombero di Radio Alice
– 13-14 marzo
37. Alice cospira… nell’etere e nelle strade
38. Cospirare vuol dire…
Genova 2001
22 luglio
39. Lo sgombero di Radiogap
Rassegna Stampa
“Musica 361”, Roberto Greco
Un libro che ha capacità evocativa non solo per quanti, in quel periodo tra il 1976 e il 1977, hanno vissuto una città come Bologna ma, anche, per quanti hanno sempre creduto che la radio possa essere il primario strumento d’informazione, non mero contenitore di musica mainstream ma vero e proprio strumento di agitazione sociale. Leggi tutto