• Pagine: pp. 142
  • Prezzo: € 15,00
  • ISBN: 8888865063

I saggi raccolti in questo volume – il primo del genere a essere pubblicato in Italia – propongono un ripensamento radicale dei paradigmi culturali e metodologici alla base degli “studi americani”. In una fase storica in cui diviene sempre più difficile cogliere i confini reali e virtuali degli Stati Uniti, gli studi letterari e culturali devono emanciparsi sino in fondo dalla perdurante tentazione a ragionare sulla base della presunta unicità ed “eccezionalità” della nazione statunitense. Le dimensioni globali del “discorso sull’America” richiedono piuttosto un approccio interculturale e transnazionale capace d’interrogare i confini sociali e culturali degli Stati Uniti a partire dalla tensione dialettica che essi intrattengono con altre tradizioni extranazionali.
Introduzione di Giorgio Mariani; 1. America at large: lo stato attuale e gli American Studies di Djelal Kadir; 2. American Studies, transnazionalismo, confini istituzionali e disciplinari. Un’intervista con Djelal Kadir a cura di Giorgio Mariani; 3. Emerson, il transnazionalismo e l’enigma dell’amicizia di Anita Patterson; 4. La trasformazione degli studi letterari americani: nuovi spazi per un’utopia necessaria di Felice De Cusatis; 5. Americanistica/comparatistica: dall’eccezionalismo alla globalizzazione di Donatella Izzo; 6. L’idea di letteratura mondiale di Christopher Prendergast; 7. Il tempo, lo spazio e la lunga durata. Note sul metodo a proposito del Romanzo di Andrea Miconi

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