- Traduzione: Giancarlo Carlotti
- Pagine: 192 + 16 pp. inserto fotografico
- Collana: Underground
- Prezzo: € 16,00
- ISBN: 9788888865560
- Data Uscita: 11/06/2008
Cosa unisce tra loro l’esperienza degli hippy, dei punk, dei traveller e di contestatori come gli eco-raver di Reclaim the Streets? Questo libro racconta la loro storia per la prima volta in maniera organica. Partendo da un’approfondita e originale analisi di prima mano di documenti, volantini, fanzine, dischi e interviste inedite, viene qui ritratta la vera “scena” underground inglese, la stabilità del suo network e la sua grande capacità innovativa.
Una vera e propria celebrazione della creatività underground e dei suoi molti “atti insensati di bellezza”. Creare piacere, vivere in benessere la propria esistenza, senza alcuna mira di potere, attraverso la creazione di nuove Taz (zone temporaneamente autonome): dal primo Free Festival del 1972 all’anarco-punk dei Crass, fino alle occupazioni di strade contro la costruzione di nuove tangenziali. Questo è il programma politico-esistenziale della scena controculturale.Questo testo tratteggia un resoconto vivido e dall’interno della rete controculturale e di tutti quei movimenti che fino a oggi sono rimasti, per larga parte, non raccontati.
“La musica è il nostro tempio, con essa combattiamo le nostre battaglie, le grancasse sono tuoni, i piatti sono lampi, le nostre testate nucleari sono i muri di amplificatori. Usiamo le chitarre al posto dei mitra.“