Il feticismo della seconda pelle

Se fino a pochi decenni fa non era possibile dirsi “feticisti” se non provando un forte senso di vergogna, diversamente negli ultimi anni la percezione sociale di questa modalità della sessualità è profondamente cambiata. Oggi il feticismo è diventato “di moda”, grazie al convergere di differenti correnti di opinione presenti nella società. “Skin Two”, una rivista londinese ancor oggi attiva, ha avuto un ruolo strategico nello “sdoganare” il feticismo, organizzando party per coloro che amano il cuoio e il PVC, vendendo vestiario in stile e articoli utili alla costrizione fisica e offrendo la possibilità agli appassionati del genere di conoscersi tra loro.

Si tratta quindi dell’emergere di una vera e propria scena underground, dalla California all’Europa, che ha discusso e teorizzato le proprie pratiche sessuali, permettendo loro di uscire dalla condizione di solitudine minoritaria nella quale erano state relegate fino a pochi anni fa. In questa antologia compaiono i migliori articoli pubblicati sull’argomento da “Skin Two”: testi con tonalità che variano da scritti di tipo erotico a riflessioni più di carattere teorico sul senso sociale del feticismo. Un testo importante per conoscere l’ultima grande rivoluzione della sessualità occidentale.
Una raccolta dei testi migliori della rivista inglese, che non mancheranno di affascinare non solo i lettori che ne hanno abbastanza del “sesso noioso”, ma anche tutti coloro che hanno intenzione di esplorare territori proibiti e limiti spesso invalicabili.
“Skin Two”, nata come rivista underground alla fine degli anni Ottanta, a poco a poco ha assunto una maggiore visibilità sociale, diventando alla fine una vera e propria rivista patinata che con regolarità offre l’opportunità, all’intera comunità feticistica del Nord Europa, di potersi incontrare, discutere e confrontare.