• Traduzione: Giancarlo Carlotti
  • Pagine: 304
  • Collana: Black Prometheus
  • Prezzo: € 17,00
  • ISBN: 9788897109976
  • Data Uscita: 10/12/2020

La straordinaria, avventurosa e travagliata vita di Leadbelly, il leggendario bluesman “re della chitarra a 12 corde”, che riuscì a scampare per ben due volte al duro carcere razzista grazie alle sue grandi capacità musicali. Huddie Leadbetter, in arte “Leadbelly”, pancia di piombo, era un gigante per stazza. Non rifuggiva dallo scontro fisico e incuteva timore ai bianchi. Per questo conobbe spesso la galera, a volte ingiustamente. Ma era anche molto bello d’aspetto, e amava le donne sposate. Per tutte queste ragioni i guai gli piovvero addosso come grandine. E per questo iniziò a cantare il blues. Incontrò Blind Lemon Jefferson e suonò a lungo con lui, fece jam session in bettole buie e sporche con Woody Guthrie e Cisco Houston, incantò John A. Lomax, il più importante etnomusicologo americano, che gli fece incidere centinaia di meravigliosi brani, stregò il Governatore Allen che infine lo graziò, fece risse con mariti gelosi e musicisti rivali, sperperò migliaia di dollari in whisky, bordelli e vestiti. La sua forza gli permetteva di suonare la chitarra con una potenza mai sentita prima. I suoi versi erano talvolta cupi come la notte e affilati come lame, altre volte dolci come il miele, spesso poetici come la luna. E scossero il pubblico, da allora fino ai nostri giorni.
“Non fu un’ispirazione, fu la ispirazione. Se non fosse per lui, non sarei mai stato quello che sono. Non penso che sia realmente morto. Ci sono persone i cui corpi muoiono, ma non penso che il loro spirito muoia con loro.” Van Morrison
Il grande musicista, il mito del blues amato e imitato nello stile da musicisti quali Tom Waits, Kurt Cobain e Nick Cave. Suoi pezzi sono stati ripresi da Nirvana, Eric Clapton, Led Zeppelin, Odetta, Credence Clearwater Revival, Pete Seeger, The Weavers, Woody Guthrie, The White Stripes, Johnny Cash, Elvis Presley, Grateful Dead, Doors, Pearl Jam, Rolling Stones, Lonnie Donegan, Tom Waits, Ry Cooder, Van Morrison, Ram Jam…
“No Leadbelly, no Lonnie Donegan. Perciò senza Leadbelly, non ci sarebbero stati i Beatles.” George Harrison.

Rassegna Stampa

Marco Denti, “Books Highway”
Se il blues si forma nella leggenda tanto vale trattarlo da leggenda. leggi tutto

Federico Sponza, www.mescalina.it
Libro scritto benissimo, in modo molto scorrevole e consigliato anche ai non appassionati di musica in quanto dipinge uno spaccato di vita degli afroamericani legato inevitabilmente alle nefandezze inerenti alle questioni razziali e ai diritti civili. leggi tutto

Mauro Zambellini, “Buscadero”
Pochi libri musicali mi hanno commosso come questo.

Domenico Paris, “Satisfiction”
Una promessa, senza troppi ulteriori giri di parole: ve ne innamorerete. Regalatevelo. leggi tutto

Attilio Pasetto, “Avanti!”
Leadbelly il re del blues: un libro ne rievoca la leggenda.

Silvano Brambilla, “Il popolo del blues online”
Dai suddetti Guthrie e Seeger, passando per Dylan, Cooder… fino ai Nirvana, il Re Leadbelly ha continuato e continua a imperare nel regno della musica. leggi tutto

Fabio Cerbone, “Roots Highway”
Una vera odissea umana, quella che ha accompagnato un giovane ragazzo innamorato della musica (e delle donne, tante, forse troppe e non sempre trattate con i guanti…) verso luoghi bui ed errori fatali (omicidi compresi), finendo in famigerati e durissimi campi di lavoro o nelle carceri disumane di Huntsville in Texas e Angola, in Louisiana, scappando più volte e ottenendo miracolosamente altrettante grazie dai governatori di turno, incantati dalle sue lusinghe musicali. leggi tutto

Marco Denti, “Blues”
Un’opera di fiction che, in effetti, è meglio di qualsiasi biografia.

Video


Leadbelly - Three Songs 1945

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